DANTEDI’ 22 APRILE_ la parola di Dante fresca di giornata MUFFA

(Inferno XVIII, 106)

Le ripe eran grommate d’una muffa,
per l’alito di giù che vi s’appasta,
che con li occhi e col naso facea zuffa.

Il termine è attestato per la prima volta nella Commedia, dove ricorre due volte. Nell’Inferno, in particolare, muffa indica il sedimento molle che incrosta le pareti (“ripe”) della bolgia degli adulatori. La sostanza è generata dalle terribili esalazioni (“alito”) che provengono dallo sterco in cui sono “attuffati” i dannati.

B.F.

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