DANTEDì_15 APRILE
La parola di oggi 15/04
aggrato
(Paradiso XXIII, 6)
[…] che, per veder li aspetti disiati
e per trovar lo cibo onde li pasca,
in che gravi labor li sono aggrati […]
Dante lo usa nel senso di ‘gradito’, ‘leggero’. Al tempo di Dante esisteva il verbo aggratare ‘essere gradito’, usato da Guittone, e in napoletano antico si trova agrato (“non me èy agrato”).
C.M.
maestro
(Inferno I, 85)
Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore,
tu se’ solo colui da cu’ io tolsi
lo bello stilo che m’ha fatto onore.
In questo e in molti altri passi (in un caso nella forma ridotta mastro, in rima con “vincastro” e “’mpiastro”), il sostantivo è riferito a Virgilio e lo qualifica come ‘modello, esempio da seguire’ e anche come ‘guida’. In Dante la parola indica anche l’insegnante di scuola, chi insegna una disciplina o un’arte, l’artefice (e con tal senso si riferisce anche a Dio, in quanto creatore dell’universo).
P.D’A.